Gancio de Roma <p><strong>La Città Che Non Ti Aspetti - IN/FESTA</strong></p>
<p>Metropoliz - Museo dell'Altro e dell'Altrove, giovedì 27 marzo alle ore 11:00 CET</p><p>Osservare la città da una prospettiva inedita ci ha consentito di trasformare un’ex fabbrica in un museo abitato. Dal 27 al 29 marzo festeggeremo 16 anni di occupazione, mentre Metropoliz si appresta a scrivere un nuovo capitolo della sua storia con un progetto di rigenerazione all’orizzonte che tiene insieme la necessità di politiche abitative, culturali e sociali in una delle tante aree urbane bersagliate dalla finanziarizzazione.<br>Nel corso di questi giorni vogliamo confrontarci con alcune delle diverse esperienze che hanno ricercato, attraversato, vissuto e trasformato la città. Una città che non ti aspetti, capace di sorprenderti a diverse latitudini della via Prenestina come in altri angoli di Roma. Con le lotte e con l’arte, con il pane e le rose, con il conflitto e la cultura, con l’affermazione del diritto alla casa contro la rendita e il consumo di suolo.<br>Per questo, scrutando il cielo ma restando ben saldi con i piedi per terra, non vogliamo smettere di affermare che se un altro mondo è possibile dipende soprattutto da noi.</p><p>-- Programma della tre giorni</p><p>Giovedì 27 marzo</p><p>h. 20: rappresentazione teatrale “Ipazia, Galileo e il lievito madre” + apericena</p><p>Teatro di narrazione scientifica: Ipazia, Galileo e il lievito madre. Con la mente innamorata e gli occhi verso il cielo.<br>Chiara Bolognini (ISPRA), Silvia Piranomonte (INAF) e Fabrizio Vitali (INAF), Vincenza Accardi, Anna Baldi e Agnese Valle.<br>Se a lasciare le prime impronte sulla Luna sono stati degli uomini, c'è una donna che ne ha lasciata una indelebile sulla Terra. Questa donna è Ipazia, capo della Scuola Alessandrina a cavallo tra il IV e il V sec. d.C., filosofa, matematica, e prima astronoma dell'antichità. Insieme a lei, Galileo e al lievito madre rivivremo le scoperte che, dal passato al futuro, ci hanno avvicinato allo spazio, all'universo e, contemporaneamente, all'anima di noi esseri umani. Quelle che Ipazia ha lasciato sulla Terra sono impronte mai cancellate, sfiorate e poi solcate dai sapienti che l'hanno seguita in una spirale spazio-temporale alimentata dalla stessa cura generosa e dallo studio appassionato. Passando dall’astrolabio di Ipazia al cannocchiale di Galileo, fino al recente telescopio spaziale James Webb Space Telescope, i protagonisti si accorgono che è l’amore per la conoscenza, quel lievito madre capace di alimentare e accrescere la sapienza degli uomini, il motore senza il quale l’umanità non sarebbe mai arrivata ad ammirare e studiare il cielo come oggi. All'interno di una cornice musicale dal forte impatto emotivo, che prevede l'esecuzione di brani noti e di temi originali composti ad hoc, lo spettatore sarà coinvolto in un'esperienza in cui linguaggi espressivi provenienti da mondi apparentemente distanti si intrecciano in maniera suggestiva.</p><p>-----------------------<br>Venerdì 28 marzo</p><p>h. 16: Presentazione del progetto stadio e proiezione del documentario "Casa dolce casa" di Giacomo De Biase a cura del comitato Si Parco/No Stadio<br>h. 17: Dibattito “Occhi sulla città”<br>con: coordinamento No Inc, comitato Si Parco/No Stadio, assemblea Porto Fluviale, Ecoresistenze, Arci Roma, Coordinamento Regionale Sanità, Comunità per le autonome iniziative organizzate, Riapriamo Villa Tiburtina, Forum Parco delle Energie, Cambiare Rotta.</p><p>h 21: Live jam con Assalti Frontali + Er Tempesta + Piaga<br>Evento in collaborazione con Museo delle periferie</p><p>----------------------<br>Sabato 29 marzo</p><p>h. 11: Visita Guidata<br>h. 12 [Cortile della luna]: Performance di Serena Damiani e Marco Tullio Dentale – Artekreativa<br>Abusivi a prescindere. Metropoliz è nelle mie storie, Metropoliz è nel mio museo.</p><p>h. 12.30<br>SEGNI OPPOSTI<br>Testo, voce e gesti pittorici<br>di e con Monica Argentino</p><p>Siamo fragili, capaci nonostante ciò di compiere grandi cose. Siamo così piccoli e nello stesso tempo apparteniamo a qualcosa di più grande ed eterno. Fragilità e contraddizione. Pace e guerra. Partenza e viaggio. Ciò che siamo è il risultato di un susseguirsi di esperienze, emozioni e sensazioni che l’artista trasforma in linguaggi visivi, gestuali, sonori e percettivi.</p><p>h. 13: Pranzo meticcio</p><p>[Sala Concerti]<br>h. 16: Presentazione del volume “Hic Sunt Leones. Dove abita l’immaginazione” a cura di Giorgio de Finis, edizioni Castelvecchi.<br>Intervengono: Giorgio de Finis, Massimo Canevacci, Valeria Sanguini.<br>“Esiste ancora, nel nostro tempo e nel nostro mondo, includendo quello delle esplorazioni esoplanetarie, un luogo, fisico o mentale, che possegga le caratteristiche di un altrove radicale, una zona bianca e senza nomi sulla mappa del conosciuto dove esperire la meraviglia o esercitare l’immaginazione? Una “periferia” di qualche tipo (anche disciplinare) dove ancora abitino i “leoni”, capace in potenza di innescare rivoluzioni paradigmatiche e dare asilo ai nostri residuali immaginari divergenti?”.<br>Evento in collaborazione con Museo delle periferie</p><p>Segue presentazione del video “La tenda” di Valeria Sanguini<br>La Tenda<em> Valeria Sanguini (22', 2025) di Pietro Dessì ripercorre le tappe della costruzione di un’opera itinerante partita da Berlino nel 2010 e approdata nel 2016 al MAAM, luogo al quale ancorare le proprie coordinate, in sospensione. La Tenda</em> è un'opera in divenire, frutto dell’agire e della necessità di ripensare l’abitare e la domesticità in risposta alle politiche di respingimento. La macchina da presa l’ha accompagnata solo per brevi tratti, fino all’ultima tappa, quella all’IPER festival organizzato dal Museo delle periferie alla Pelanda nel 2024. Il film, realizzato da Pietro Dessì, restituisce questo percorso nella sua discontinuità, intrecciando incursioni biografiche e riferimenti ad alcune opere che l'hanno accompagnata.<br>Evento in collaborazione con Museo delle periferie</p><p>h. 18.30: Proiezione del documentario “Home” con i registi Nina Baratta e Valerio Armati<br>Un palazzo occupato: 60 stanze, 70 famiglie, 50 bambini. Due registi: Valerio che ha 11 anni e Nina che ne ha 39. Due autori con in comune una grande sensibilità, si uniscono per documentare una realtà delicata e complessa, al fine di raccontare cosa significa vivere in occupazione. Le interviste agli abitanti, attraverso risposte precise, fatte di numeri, cercano di portare ordine nello spazio sconosciuto dell’occupazione mentre i tableau vivant ci mostrano cristallizzata la realtà di quei luoghi, lasciando a chi guarda il tempo per respirarli fino in fondo e farli propri. Un percorso immersivo che sa oscillare tra la fantasia del bambino e la realtà, e che sa portarci dentro questo mondo spesso distante e strumentalizzato in modo semplice e diretto, senza retorica.</p><p>A seguire: proiezione del documentario "La nostalgia del prezzo pagato" di Silvia Scipioni<br>Il racconto sull’occupazione in via del Caravaggio a Tor Marancia, Roma. Una storia fatta di lotte, di sconfitte, ma anche di una prima vittoria, quella dell’assegnazione.</p><p>h. 20: Apericena + dj set<br>PINDARIC FLIGHTS: insane megamix, salti di palo in frasca nel post-rock/post-punk (indie-pop,n oise-rock,ambient-noise,foxcore,punk-hardcore,digital-pop,synth-pop,dream pop,industrial,coldwave,shoegaze,lo-fi rock) con una spolverata di elettronica (techno,electroclash,witch house,drum 'n' bass,breakcore), dagli anni 80 ad oggi.<br>Selezione da ballo!</p><p>Ingresso euro 5</p>
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